I “social” che cambiano la politica

I “social” che cambiano la politica

Si è tenuto lunedì 12 febbraio 2018 il terzo incontro del percorso di riflessione organizzato da “Città dell’uomo” per l’inverno 2017/18, in preparazione all’appuntamento elettorale del 4 marzo 2018. Titolo dell’incontro: “L’incidenza dei Social nella comunicazione e nel gioco politico”. Ospiti della serata la prof.ssa Giovanna Mascheroni e la dott.ssa Maria Francesca Murru, esperte di comunicazione, media e politica, e docenti presso la Cattolica di Milano.

Le relatrici hanno mostrato come, grazie al digitale, la comunicazione e la politica in tempo di campagna elettorale abbiano subito una vera e propria rivoluzione copernicana. Se prima al centro c’erano la stampa, la radio e in tempi più recenti, soprattutto la tv, ora vi è anche la rete.

Tra i mezzi tradizionali in veste rinnovata e tra quelli totalmente nuovi, vi è una evoluzione continua. Chi è in cerca di notizie si riscopre utente ed è messo sia nella condizione di poter accedere a fonti di informazione teoricamente inesauribili, sia di poter interagire con tutti senza tener conto di ruoli e distanze. Siamo raggiunti quotidianamente da nozioni continue, spesso ce ne serviamo per arrivare a delle conclusioni e per formulare valutazioni, le quali potrebbero tuttavia essere viziate, parziali o inesatte. Avere più informazione non equivale ad avere più conoscenza e spesso vanifichiamo la possibilità di essere soggetti attivi realmente consapevoli. Analizzando poi i casi specifici di Facebook e Twitter, Murru e Mascheroni hanno mostrato come questi strumenti possano facilitare lo scambio tra elettori e militanti, rendendoli soggetti attivi.

Questo è l’obiettivo principale: riattivare la partecipazione e il rapporto eletti/elettori, per rendere più efficaci e puntuali le proposte e, soprattutto, per rendere la democrazia realmente rappresentativa. I social, quindi, se utilizzati efficacemente e se sviluppati nella giusta direzione, potranno far sentire i cittadini coinvolti non solo al momento del voto – al cui appuntamento spesso arrivano demotivati e scettici – ma anche nel processo di decisione e formulazione delle proposte. I social, se ripuliti da fake news e haters, hanno la potenzialità di far sentire le persone coinvolte e come soggetti attivi; solo riattivando il virtuoso circuito della partecipazione, la politica potrà dare risposte convincenti e positive, rispondendo realmente ai bisogni dei cittadini.

Alberto Ratti