Lettera ai soci Luglio 2011

Città dell’uomo
Associazione fondata da Giuseppe Lazzati

Milano, 1° luglio 2011

A soci e simpatizzanti

Cari amici e amiche,
mi preme informarvi che, dopo l’assemblea ordinaria elettiva del 21 maggio u.s., il nuovo Consiglio direttivo, costituito da Luciano Caimi, Angelo Casati, Paolo Danuvola, Margherita Lazzati, Martino Liva, Sergio Parazzini, Filippo Pizzolato, Vincenzo Satta, Francesca Taverna, ha provveduto, in data 21 giugno, alla nomina delle cariche associative, secondo quanto disposto dallo Statuto.

L’organigramma, per il triennio 2011-2014, risulta così composto:
Luciano Caimi, presidente;
Filippo Pizzolato, vice-presidente;
Vincenzo Satta, segretario;
Sergio Parazzini, tesoriere.

Il Consiglio ha inoltre invitato Francesca Taverna a coadiuvare il segretario nello svolgimento dei compiti di carattere operativo, connessi alle attività dell’associazione.
Mi rendo interprete dei sentimenti dell’intero Consiglio nell’esprimere, intanto, il più sentito ringraziamento all’assemblea per la fiducia accordataci, che attende, naturalmente, di essere ripagata con un impegno generoso e qualificato.
Incominciamo così un nuovo triennio associativo. Nessuno è in grado di anticipare gli eventi che ci attendono da qui al 2014. Tuttavia, non sembra difficile prevedere la “lunga durata” di fenomeni, processi e problemi, carichi d’implicanze politico-culturali, attualmente presenti sui quadranti nazionale, internazionale ed ecclesiale. Con essi, anche come associazione, dovremo pertanto continuare a misurarci, nel breve e medio periodo.
A livello nazionale, si assiste al lento, ma (sembra) ormai ineluttabile declino di una compagine governativa e di un sistema di potere, con relativo “blocco storico-sociale”, pressoché egemone negli ultimi vent’anni, i cui esiti risultano, sotto i profili politico-istituzionale, socio-economico ed etico-culturale, altamente problematici, quando non addirittura sconcertanti. I guasti prodotti, su vari fronti, dalla diffusa  elusione delle “regole” abbisognano di una lungimirante e articolata opera di contrasto e “rilancio”. Essa deve trovare anche nel puntiglioso impegno di elaborazione politico-culturale, com’è quello richiesto a “Città dell’uomo”, un campo privilegiato di ricerca e d’intervento propositivo. Fortunatamente, nelle ultime tornate elettorali abbiamo assistito a significative novità, a un diffuso desiderio di “voltare pagina”. Per quanto concerne il fronte partitico, va detto che spetta all’attuale opposizione in Parlamento (e segnatamente al partito con maggiore consenso) rendersi interprete delle esigenze espresse, convogliandole in progetti e proposte coerenti, capaci di dare slancio alla sempre più urgente necessità di un “cambio di scena” politico.
Su scala internazionale, per limitarci alla situazione dei Paesi nord-africani, le vicende degli ultimi mesi hanno acceso forti speranze, ma anche grandi apprensioni. Il desiderio di libertà e di migliori condizioni socio-economiche, incominciando dalla possibilità di avere un lavoro, che ha mobilitato masse imponenti, soprattutto di giovani, rappresenta un dato incoraggiante per il difficile cammino emancipativo di questi popoli. Tuttavia, la drammatica vicenda della guerra libica getta un’ombra inquietante sulla possibilità di condurre a buon fine, senza violenze e spargimento di sangue da parte di tanti innocenti, i processi di liberazione avviatisi. Né possiamo dimenticare l’effetto-esodo, collegabile a queste vicende, di una fiumana di povera gente disperata, pronta ad affrontare le rischiosissime traversate in mare, subendo ogni sorta di angherie, pur di raggiungere l’Europa e, dunque, la speranza di un futuro un po’ più vivibile rispetto al magro presente.
Vi è, infine, lo scenario ecclesiale. Come associazione laicale, nata e radicata nella diocesi di Milano, siamo vivamente partecipi del recentissimo evento che ha visto il passaggio di consegne episcopali. Qualche settimana fa parecchi di noi hanno sottoscritto una lettera di ringraziamento e di solidarietà nei confronti del card. Dionigi Tettamanzi, bersaglio, ancora una volta, di sguaiati quanto infondati attacchi da parte di una ben nota forza politica, che, non godendo di salute smagliante, forse spera di recuperare il terreno perduto puntando sull’estremismo verbale. All’arcivescovo uscente va, dunque, la nostra gratitudine anche per l’incessante proposta di una figura di Chiesa come “anima” di una città aperta, plurale, inclusiva e solidale. Di questa convinta e tenace indicazione Milano aveva un gran bisogno! Al nuovo arcivescovo, card. Angelo Scola, porgiamo il cordiale benvenuto, con il sincero augurio di buon lavoro. Non mancheremo, a tempo debito, di avanzare richiesta di udienza per presentare la nostra piccola, ma ‒ crediamo ‒ non irrilevante esperienza venticinquennale. Possiamo sin d’ora anticipare che durante il triennio avremo modo di proporre occasioni di riflessione sul cammino della Chiesa in Italia, con specifico riguardo ai suoi inevitabili intrecci e raccordi con le vicende socio-culturali e politiche del Paese. 
Mi permetto, concludendo, di sottolineare ancora una volta che “Città dell’uomo”, per essere all’altezza degli impegnativi compiti statutari, ha bisogno del sostegno, del contributo, dei suggerimenti, della partecipazione di tutti i soci. Per questo vorrei, fra l’altro, invitare chi non fosse ancora in regola con il versamento della quota di adesione 2011 a provvedervi quanto prima. Esprimo anche l’auspicio che i numerosi simpatizzanti intervenuti nel corso del triennio appena concluso ai nostri incontri, mostrando, in diversi modi e circostanze, di condividere quanto proposto dall’associazione, possano formalmente aderirvi. 

Ci diamo allora appuntamento alle iniziative del prossimo autunno. Intanto colgo l’occasione per porgere a ciascuno di voi e alle vostre famiglie l’augurio di una serena estate.

Luciano Caimi