La collana “Protagonisti del nostro tempo”
L’Associazione Città dell’uomo ha promosso la collana Protagonisti del nostro tempo – edita da ITL-Centro Ambrosiano – che si propone, attraverso una serie di agili biografie, di far conoscere le figure più significative del cattolicesimo democratico italiano. Qui di seguito segnaliamo le biografie pubblicate finora.
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Alcide De Gasperi (vol. 1)
Il trentino che ricostruì l’Italia e fondò l’Europa
di Alfredo Canavero
Nato a Pieve Tesino, in provincia di Trento, nel 1881, quando questa terre appartenevano ancora all’Impero austro-ungarico, contribuì in maniera decisiva alla ricostruzione della politica e italiana dopo la seconda guerra mondiale, fondò il partito della Democrazia Cristiana, fu a capo di otto coalizioni di governo tra il 1945 e il 1953, e fu fra i pionieri della costruzione dell’Europa unita.
Luigi Sturzo (vol. 2)
Il prete che portò i cattolici alla politica
di Giorgio Vecchio
Nato all’indomani della caduta del potere temporale e morto alla vigilia del Concilio Vaticano II, Luigi Sturzo è stato uno dei massimi protagonisti del cattolicesimo europeo del nostro secolo, così come della storia italiana. Questo libro ne ripresenta sinteticamente la vita e l’opera, muovendo dalla considerazione della loro vivissima attualità e dalla consapevolezza che Sturzo è ancora oggi tanto citato quanto poco davvero conosciuto.
Ezio Vanoni (vol. 3)
Il riformista che chiedeva una rivoluzione morale
di Guido Vigna
La breve stagione, dopo la liberazione, delle grandi riforme ha avuto in Ezio Vanoni (1903-1956) il suo protagonista. Valtellinese di Morbegno, socialista nella giovinezza, Vanoni trasferì la sua fede nell’azione politica inseguendo la giustizia sociale.
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Aldo Moro (vol 4)
L’intelligenza applicata alla mediazione politica
di Guido Formigoni
Non si può comprendere la storia dell’Italia repubblicana a prescindere dalla figura determinante di Aldo Moro (1916-1978). Intellettuale credente, riservato e mite, divenne uomo politico capace di innovazione, ma anche statista dal ruolo controverso.
La sua fine violenta per mano delle Brigate Rosse ha segnato una svolta decisiva verso la crisi del sistema politico italiano. Il libro ne traccia una breve biografia mirata a far emergere i problemi sottesi alla sua delicata esperienza.
Francesco Luigi Ferrari (vol. 5)
Accompagnò i cattolici al senso dello Stato
di Paolo Trionfini
La stagione storica del Partito popolare ha avuto in Francesco Luigi Ferrari uno dei più convinti protagonisti e dei più lucidi interpreti. Figura quasi dimenticata, questa agile biografia ne ripercorre le vicende mettendo in evidenza l’apporto originale e profondo che l’esponente modenese seppe dare – anche dell’esilio dove fu costretto a rifugiarsi per le persecuzioni fasciste – all’affermazione dei valori democratici e all’elaborazione di una cultura politica capace di avvicinare i cattolici allo Stato.
Achille Grandi (vol. 6)
Il sindacalista che portò il Vangelo tra i lavoratori
di Angelo Robbiati
Di tutte le tappe più significative del movimento cattolico in Italia, dalla nascita delle leghe del lavoro alla fondazione della Confederazione sindacale (C.I.L.), dai primi interventi nelle competizioni elettorali all’affermazione del Partito Popolare, dalla emarginazione in era fascista alla presenza attiva nelle rinate Istituzioni democratiche dell’Italia repubblicana nel secondo dopoguerra, Achille Grandi (1883-1946) è insieme testimone e protagonista.
Primo Mazzolari (vol. 7)
Un testimone “in Cristo” con l’anima del profeta
di Arturo Chiodi
La vita e l’opera di don Primo Mazzolari si impongono, a quarant’anni dalla morte, con la forza inalterata della testimonianza, dell’esempio, dell’ispirazione profetica e della guida al cammino del cristiano sulle strade del mondo. L’opera del parroco di Bozzolo (1890-1959) si iscrive così nel perenne invito al rinnovamento ecclesiale, all’ostinata fiducia nel “volto inconfondibile della rivoluzione cristiana.
Giovanni Marcora (vol. 8)
Un politico “concreto”dalla Resistenza all’Europa
di Gianni Borsa
La vita di Giovanni Marcora (Inveruno, Milano, 1922-1983) è segnata da due intense esperienze: la Resistenza e l’impegno politico. Dalla prima Albertino – è questo il nome di battaglia del partigiano cattolico – eredita un patrimonio di ideali e un “vissuto” indelebili, tali da orientare le successive scelte del politico democristiano, senatore e più volte Ministro della Repubblica.
Benigno Zaccagnini (vol. 9)
Un riformista con l’animo del rivoluzionario
di Corrado Belci
Zaccagnini appartiene a quella generazione di italiani cresciuta sotto il fascino che lottò durante la Resistenza per costruire un nuovo Stato fondato sulla libertà, la democrazia e la solidarietà. Convinto che al termine della guerra di liberazione fosse giunto il momento di rientrare nei ranghi di una vita “normale”, l’esponente cattolico romagnolo fu “trascinato” all’impegno politico a cui si dedicò, in diversi posti di responsabilità, con autentico spirito di servizio e con profonda competenza fino alla morte: I cinque anni (1975-1980) passati alla guida della Dc rappresentarono probabilmente l’ultima stagione di speranze e di passioni per un autentico rinnovamento del partito.
Giulio Rusconi (vol.10)
Educò i giovani all’impegno civile e sociale
di Angelo Robbiati
Giulio Rusconi (1876-1962), uno dei “preti sociali” della Diocesi di Milano, per più di mezzo secolo esercitò il suo ministero a Rho. In profonda sintonia con le istanze di giustizia proprie del mondo giovanile, fece dell’oratorio un autentico centro di formazione religiosa, culturale, sociale e politica.
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Giuseppe Lazzati (vol.11)
Educare alla città
di Marta Margotti
Risulta difficile trovare il termine che, in modo sintetico, racconti la biografia di Giuseppe Lazzati. Quale definizione scegliere tra dirigente dell’associazionismo cattolico, docente universitario, internato nei Lager nazisti, parlamentare, direttore di un quotidiano, conferenziere e rettore dell’Università cattolica? Nessuna di queste espressioni, pur indicando aspetti importanti della vita di Lazzati, restituisce l’immagine completa di un personaggio che pur impegnato in molteplici attività si segnalò soprattutto per le sue qualità di educatore. Ricostruendo la sua biografia, emerge nettamente questa “vocazione educatrice” che assume una curvatura particolare quando si considerano i luoghi dove questa opera di formazione fu svolta. Nato a Milano nel 1909, Giuseppe Lazzati, dopo essersi laureato all’Università cattolica, fu presidente della Federazione giovanile dell’Azione cattolica ambrosiana dal 1934 al 1945.
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Giorgio La Pira (vol. 12)
Un sindaco e le vie della pace
di Massimo De Giuseppe
Nato a Pozzallo, nel profondo sud della Sicilia, ma legato a Firenze, prima come docente universitario, poi come sindaco, Giorgio La Pira ha lasciato un segno distintivo nella politica italiana. La sua costante attenzione per i temi della pace e della giustizia sociale ha assunto infatti linee di profonda originalità. Il suo impegno politico, come protagonista della Costituente, sottosegretario, sindaco e deputato, è stato segnato da una forte tensione morale e volontà di rinnovamento. Questo libro tenta di ricostruire brevemente le tappe fondamentali del percorso di La Pira nel contesto politico nazionale ed internazionale, cercando di mettere in evidenza il singolare legame da lui instaurato tra spiritualità e prassi e di offrire una chiave di lettura per avvicinarsi alla sua esperienza di costruzione di un ponte ideale tra la dimensione del locale e quella dell’universale.
Filippo Meda (vol. 13)
L’intransigente che portò i cattolici nello Stato
di Alfredo Canavero
Filippo Meda (1869-1939), avvocato, giornalista, politico, ebbe un ruolo pari o di poco inferiore a quello di Luigi Sturzo nel portare i cattolici italiani alla partecipazione alla vita pubblica. Seguace di don Albertario, cercò di organizzare un partito d’ispirazione cattolica, autonomo e aconfessionale, ancor prima di Sturzo. Fu deputato e, nel 1916, il primo cattolico a divenire ministro del regno d’Italia. Nel dopoguerra fu tra i fondatori dell’Università Cattolica. Aderì al Partito Popolare, pur mantenendo sempre una sua posizione particolare. Ministro ancora con Giolitti, rifiutò più volte di divenire presidente del Consiglio. Di fronte al fascismo consigliò prima una posizione di cauta attesa e si ritirò poi nel silenzio quando il regime fece tacere la sua rivista “Civitas”, uscendone solo nel 1927 per difendere in tribunale Alcide De Gasperi.
Giuseppe Micheli (vol. 14)
Un cattolico in politica tra “vecchia” e “nuova” Italia
di Monica Vanin
Giuseppe Micheli (1874-1948) ha contribuito in modo decisivo alla presenza dei cattolici nella società e nelle istituzioni, accanto a Meda, Murri e don Sturzo. Politico, giurista, uomo di cultura, instancabile organizzatore, difensore dell’Appennino rurale, si è battuto per una più reale democrazia rappresentativa nei drammatici anni tra le due guerre. Deputato del PPI, antifascista, ha avuto un ruolo significativo nella DC e in Parlamento dopo la liberazione. Questo libro ripercorre l’itinerario di questo protagonista della transizione dalla “vecchia” Italia dei notabili alla “nuova” Italia dei partiti di massa.
Paolo Trionfini, Zeno Saltini, Il prete che costruì la città della fraternità universale, Milano 2004, pp. 128.
Pietro Bonardi, Giuseppe Cavalli. Un ribelle per fede e per amore, Milano 2004.





