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Città dell’uomo notizie – luglio-settembre 2000 – anno XII, n. 3

Pensare politicamente l’Europa

Un convegno della sezione romana di Città dell’Uomo

Il 4 marzo scorso, presso l’Istituto Luigi Sturzo di Roma, la sezione romana della nostra associazione, in cooperazione con altri gruppi culturali dell’area romana di comune sentire,  ha organizzato un convegno di studio sui temi europei, con una qualificata partecipazione di relatori e interventi del massimo interesse. Esso fa seguito ad altre iniziative analoghe, e sviluppa temi che saranno ripresi in altre occasioni autunnali. Il coordinatore, Marco Ivaldo, ha introdotto i lavori richiamando fortemente il senso politico dell’integrazione europea, soprattutto dopo la creazione della moneta unica. La stessa nuova idea di un’Europa intesa come “comunità di valori”, dotata di una specifica “anima”,  chiede una forte attenzione ai modelli istituzionali con cui incarnare questa prospettiva. Il coordinatore ha poi motivato la scelta delle due relazioni fondamentali, dedicate al processo di allargamento all’Est dell’Europa, e alla questione della “cittadinanza europea”.
Sul primo tema è intervenuto S.Em. il cardinale Achille Silvestrini, già eminente figura della diplomazia vaticana ed ora prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali. Egli ha individuato all’opera nell’orizzonte europeo un processo di apertura delle frontiere e un desiderio di integrazione, che hanno però come corrispettivo il riemergere dell’antica divisione dell’Europa tra Occidente e Oriente, cattolicità latina e ortodossia. Il problema ha radici storiche lontane, nelle divisioni ormai millenarie di percorsi religiosi e culturali diverse, alla cui luce le stesse vicende della prolungata occupazione ottomana e della parentesi comunista sono in fondo modeste. Il cardinale ha ripercorso il millennio, evocando punti critici di questo rapporto e momenti di dialogo sincero e di tendenza alla comunione. L’apparente stasi attuale del dialogo ecumenico dovrebbe così essere letta sullo sfondo di diversità molto profonde, relative al rapporto tra Chiesa e nazione, più ancora che tra Chiese e poteri politici. Il cardinale ha così sollecitato uno sforzo di comprensione culturale come via per la pacificazione. Siamo noi occidentali, è la stessa Unione europea a dover assumere delle iniziative per cercare modelli di incontro che non appaiano come imposizione di una realtà estranea alla storia di questi popoli, per superare la presenta diffidenza.
Ha fatto seguito la relazione di Giovanni Moro, segretario generale del Movimento federativo democratico (che sta cambiando il proprio nome in Cittadinanza attiva), sulla “cittadinanza europea”. Egli è partito dalla constatazione dei recenti passi aventi in materia di creazione di una cittadinanza europea, con i trattati di Maastricht e Amsterdam. Ha fatto notare che la relativa povertà del contenuto di diritti tradizionalmente connessi a questo nuovo terreno di cittadinanza, sta modificandosi sotto la spinta di numerosi processi convergenti. In particolare, sta ampliandosi il tema dei diritti “politici” dei consumatori. Questo discorso concretizza la cittadinanza rispetto a una dimensione concreta, nello spazio economico europeo, e impegna l’Unione ad attivare specifiche politiche per tutelare i diritti, la salute, la possibilità di informazione, gli interessi economici dei cittadini-consumatori. Su questo terreno si creano anche reti di collegamento di organizzazioni della società civile, che mirano a una cittadinanza attiva. Affiancati alle dimensioni tradizionali della cittadinanza, questi nuovi spazi allargano le possibilità di partecipazione civica.
Il convegno ha visto quindi una ricca discussione attorno a queste relazioni (i cui contenuti qui abbiamo solo rapidamente evocato), con la partecipazione tra gi altri di Patrizia Toia, ministro per le politiche comunitarie, dell’economista  Ferruccio Marzano, di Piervirgilio Dastoli, segretario del Movimento europeo internazionale e di Mario Pirani, giornalista de “La Repubblica”. Un prossimo appuntamento di studio su questi temi è previsto per l’11 novembre prossimo.

Per informazioni:
Marco Ivaldo, via S. Agatone Papa, 50 –
00165 Roma (e-mail:
ceflo@tiscalinet.it).