Appunti 1_2006

Questo numero

Dedicato monograficamente al programma del centro-sinistra per le prossime elezioni politiche, questo numero ha preso forma dai dibattiti in redazione di qualche mese addietro, e la sua costruzione ha accompagnato il confronto che nei partiti dell’Unione si è sviluppato lentamente attorno a questi temi. Si è pensato di proporre ad amici e autorevoli osservatori un elenco di tre domande, chiedendo a ciascuno di rispondere su argomenti di propria competenza: «1) Quali questioni sono dimenticate nell’attuale agenda della politica italiana e dell’Unione? 2) Quali cose sono state dette nel centro-sinistra che secondo noi sono sbagliate, o che non vorremmo nel programma di governo? 3) Quali sono le priorità vere e le proposte dirimenti e innovative?». Nessuno degli autori ha quindi potuto vedere la sintesi apparsa nel gennaio 2006, che pare al momento un approssimativo punto di convergenza tra i partiti della coalizione. Ma tutti hanno potuto considerare l’appello per le primarie (che noi abbiamo pubblicato su queste pagine nel n. 4 del 2005) e i dibattiti e confronti che da mesi sono all’ordine del giorno.
E’ presto detto perché ci interessiamo solo del programma del centro-sinistra: perché concepiamo la politica in modo appassionato e schierato e il nostro naturale punto di riferimento è la coalizione democratica di centro-sinistra che si è coagulata attorno alla candidatura di Romano Prodi alla presidenza del Consiglio. E’ presto detto anche perché vogliamo discutere a fondo del programma con cui questa coalizione si presenta alla campagna elettorale: perché troppe volte ci pare insoddisfacente il modo con cui si affrontano i problemi, ci pare corrivo l’approccio alle tendenze «di moda», ci pare leggera la sottovalutazione dello spessore dei problemi, ci pare confuso il punto di sintesi tra approcci diversi e non sempre conciliabili. Ci pare che troppo si discuta di Silvio Berlusconi, che come al solito si è messo in mezzo alla campagna elettorale, e quindi ha coperto ogni già fragile capacità del centro-sinistra di far emergere un discorso positivo e progettuale sul governo prossimo venturo. Proprio per questo, vorremmo con questo numero monografico dire un poco la nostra: entrare nel merito delle prossime sfide del governo del paese e tracciare una linea che ci pare discriminante per definire in qualche modo «il centro-sinistra che vorremmo».
E’ da richiamare anche il fatto che non abbiamo voluto fare un intervento completo ed esaustivo: i programmi onnicomprensivi sono spesso carta buona per riempire gli scaffali. Abbiamo scelto di non prendere in considerazione alcuni temi, perché non ci sembrava di avere qualcosa di forte e di dirimente da dire. E su altri non ci siamo sentiti abbastanza competenti. Alla fine, ci pare comunque che l’insieme dei contributi delinei un discorso abbastanza organico e impegnativo. Speriamo di poter avere l’occasione di sollecitare la classe politica con questo lavoro: chiederemo riscontri e confronti aperti, nelle prossime settimane. Da qui in avanti, la parola è al dibattito tra i cittadini e con i cittadini di questo paese, che attendono una svolta sostanziale. Più che un’alternanza al governo, un governo alternativo. Un altro governo è possibile!